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Categoria: Natura
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Gli  uliveti

Sempreverdi e longevi tipici delle zone temperate, gli ulivi sono le piante più diffuse in Italia e lungo il bacino del Mediterraneo.

La Sardegna poi, ne è piena.

Se vogliamo mettere su anche noi un piccolo uliveto, dobbiamo sapere  che, prima di tutto ci vuole un clima mite, quello rigido dell’inverno è dannoso, (per cui se abitiamo in alta montagna… beh, è il caso di desistere), poi per la scelta del terreno, sappiate che può andar bene anche uno riconvertito dei pascoli.

Quindi acquistiamo le piante (che abbiano almeno cinque anni),

le mettiamo a dimora, possibilmente con dei tutori di legno per far si che le piante si tengano ben dritte, dopodiché la irrighiamo con cura.

Di solito attecchiscono senza problemi e la crescita è piuttosto veloce, infatti dopo cinque anni dall’interramento, le piante mettono i frutti (le olive, appunto), pronti da raccogliere.

La raccolta che, a seconda delle fronde può essere manuale (detta brucatura) o meccanica, si effettua da  metà Ottobre a metà Novembre, ma in zone particolarmente calde anche fino a Dicembre.

Si stendono a terra delle reti e con degli appositi rotatori si fanno cadere le olive che poi vengono divise dalle foglie, quindi si procede al lavaggio dentro apposite vasche e poi vengono frante.

Si divide la sansa dall’olio e quindi si passa all’imbottigliamento.

L’acido oleico, contenuto nell’olio deve essere al di sotto dell’0,8% e poi per essere veramente buono deve avere un aroma fruttato e un gusto piccante/amaro.

Inoltre secondo la normativa del 1° Luglio 2009, nell’etichetta deve essere riportato il luogo di origine delle olive e questo, naturalmente, per una maggiore chiarezza a favore del consumatore.

 

Se ne avete la possibilità, portate i bambini a passeggiare tra gli ulivi, sarà interessante, bello, salutare e se poi avete la fortuna di incontrare un esperto, beh allora sarà anche molto  istruttivo.

 

 

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