ARGENTO
Nell’antichità l’argento era connesso al culto delle divinità lunari ed era, per valore, secondo solo all´oro, anche se, in confronto a questo metallo, è in natura molto più comune.
Lavorazione dell’argento.
L’argento è molto duttile e malleabile, può essere colato e lavorato a martellatura, fino a divenire una foglia sottilissima, come può essere anche usato per produrre filo ritorto, per lavorazioni simili a ricamo.
È, inoltre il materiale ideale per lavori a sbalzo di grande finitura.
Microfusione o fusione a cera persa: procedimento che consente di ottenere gioielli e non solo, partendo da un modello in cera.
Poi c’è l’assemblaggio dei vari elementi che compongono un gioiello, compresa l’incastonatura delle pietre e la punzonatura, cioè viene impresso il titolo e il marchio di fabbrica.
Una volta assemblati i vari elementi per ovviare al fenomeno dell’ossidazione si procede al decappaggio, cioè acqua e acido solforico a bassissima percentuale che schiarisce il metallo.
Il gioiello viene quindi rifinito e lucidato.
Ultimo passaggio è la galvanica, il procedimento elettrochimico con il quale l’argento viene rivestito con uno strato sottilissimo di un altro metallo, di solito il palladio o il rodio, per renderlo più luminoso e proteggerlo dal fenomeno dell’ossidazione.