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Categoria: Uomo e Animali
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            I pappagalli

 

Da tempi remotissimi sono ritenuti gli uccelli da compagnia per eccellenza e molte specie vengono allevate in cattività anche fuori dalle gabbie e dalle voliere.

Venivano allevati sia a scopo ornamentale che per le loro carni, già qualche millennio fa in India e in Cina.

L’interesse verso questa specie aumentò ulteriormente con la scoperta dell’America, in seguito alla quale furono introdotte nel resto del mondo le nuove specie.

La taglia dei pappagalli può variare notevolmente dagli otto centimetri della specie più piccola, al metro e oltre della più grande.

Il cervello di questi volatili è ben sviluppato e le loro capacità intellettive sono superiori a quelle di qualsiasi altra specie; posseggono sensi acuti e memoria eccezionale.

Solitamente molto longevi, specie gli esemplari di media e grande taglia, si adattano benissimo alla vita in cattività, divenendo in genere completamente domestici; col tempo infatti entrano in grande dimestichezza con il padrone, giungendo a volte ad affezionarglisi in maniera talmente profonda da non desiderare quasi più nessun altra compagnia.

I pappagalli sono uccelli forti e robusti, dal corpo elegante sì ma generalmente massiccio. Hanno la testa piuttosto grossa, munita di un caratteristico becco molto duro usato da quasi tutte le specie come se fosse una terza zampa.

Il becco è costituito da un ramo superiore grande ed arcuato e da un ramo inferiore, più piccolo, in grado di scorrere avanti e indietro allo scopo di facilitare lo sguscia mento dei semi e la triturazione dei cibi.

I due astucci cornei delle mascelle in posizione di riposo, cioè a becco chiuso, si incastrano l’uno dentro l’altro.

La lingua è spessa, dura e carnosa, fornita di molte papille gustative e tattili; La particolare conformazione di tale organo fa sì che i pappagalli siano in grado di imitare la voce umana riuscendo ad articolare sillabe e parole.

Le narici e la radice del becco sono circondate da un ispessimento epidermico detto “cera”, molto spesso è ricoperta di soffici piume,gli occhi sono rotondi, e molto vivaci.

Presentano un piumaggio folto a tinte molto vivaci e a seconda delle specie possono avere coda lunga o molto corta.

I pappagalli sono tutti ottimi arrampicatori, grazie alle corte e forti zampe ricoperte di squame e fornite di quattro dita (due anteriori e due posteriori) molto prensili con le quali possono anche prendere il cibo e portarlo alla bocca.

Sono privi di intestino cieco e presentano un gozzo molto sviluppato, nel quale il cibo subisce un preventivo processo di macerazione, essi si nutrono prevalentemente di frutta e di semi.

Questi uccelli, molto socievoli e di norma vivono preferibilmente in gruppo, sono però tendenzialmente monogami e tale fedeltà giunge spesso a prolungarsi per tutta la vita.

 

La riproduzione

 

Di grande importanza è l’età dei riproduttori che devono aver raggiunto la maturità sessuale,che non viene mai completamente acquisita prima dell’anno di vita.

La maggior parte dei pappagalli nidifica, in natura, nelle cavità naturali degli alberi o,se si tratta di legno relativamente tenero, si scava un proprio nido con l’ausilio del potente becco.

In cattività,quasi tutte le specie accettano il nido di legno a cassetta o quello ricavato da un tronco cavo.

A differenza della massima parte degli uccelli in genere,i pappagalli non hanno bisogno di materiale per l’imbottitura del nido;alcune specie provvedono da sole a ricoprirne il fondo con la segatura ottenuta rodendo le pareti di legno,per altre è sufficiente che il nido presenti una concavità adatta a tenere riunite le uova.

La deposizione delle uova avviene in genere dopo una o due settimane dall’accoppiamento:la femmina depone,a seconda delle diverse specie,da uno a dieci uova bianche e tondeggianti, che incuba da sola oppure con l’aiuto del maschio, per un periodo di tempo generalmente compreso tra i diciotto e i trenta giorni.

Dopo la deposizione delle uova ha inizio la cova.

Nei pappagalli non è necessario fare ricorso alle uova finte,in quanto affrontano benissimo una schiusa non contemporanea e sono in grado di nutrire i nati con particolari secrezioni di consistenza variabile, secondo il livello di sviluppo raggiunto dai piccoli.

Tale secrezione viene comunemente detta “latte di pappagallo” ed è un coagulo grasso secreto dal gozzo dei genitori.

I piccoli,che nascono inetti e con gli occhi chiusi,vengono tenuti caldi e coperti dalla madre;dopo alcuni giorni aprono gli occhi e nel giro di qualche settimana presentano già un piumaggio piuttosto folto.

Quando escono dal nido, i genitori riducono le imbeccate,li addestrano al movimento e a nutrirsi in maniera autonoma.

 

 

 

 

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