Gli uccelli
Nel corso dei secoli,uccelli di molte specie sono stati in stretta relazione con l’uomo,ma forse mai come ora sono stati considerati animali “amici” da tenere in casa dentro gabbie o voliere.
Inizialmente l’uomo utilizzò gli uccelli predatori come strumento per cacciare altri uccelli commestibili e piccoli animali. Solo con il progredire della civiltà gli uccelli cominciarono a essere considerati elementi decorativi della dimora dell’uomo, per la bellezza del loro piumaggio e per il loro melodioso canto. L’abitudine di tenere gli uccelli quali animali da compagnia è universalmente diffusa:occupano poco spazio, sono animali particolarmente puliti, facili da alimentare e sistemare e inoltre non richiedono la stessa costante attenzione di altri animali domestici.
Quando si parla di tali animali bisogna tenere conto che non possono essere trattati e maneggiati allo stesso modo di cani e gatti. In genere gli uccelli non amano essere afferrati dalla mano dell’uomo, temono i gesti bruschi; l’uomo dovrebbe parlare loro con voce piuttosto bassa e dolce in modo da facilitare un rapporto di fiducia e amicizia reciproca.
Spazio e attrezzature
La prima preoccupazione di chi si vuole dedicare all’allevamento degli uccelli in gabbia è quella di decidere quali specie vorrà tenere e stabilire quanto tempo si può dedicare loro. La seconda considerazione è di ordine economico: allevare e tenere gli uccelli in cattività può, a volte essere un’attività piuttosto dispendiosa sia per l’acquisto degli esemplari sia per il loro mantenimento.
Gli uccelli dal becco sottile, in altre parole gli insettivori, hanno esigenze maggiori rispetto per esempio ai granivori (che si nutrono di sostanze vegetali, specialmente di semi e granaglie) in quanto hanno bisogno spesso di cibo “vivo”. In natura infatti questi uccelli, svolgono un ruolo essenziale nelle comunità animali e vegetali, contribuendo a tenere sotto controllo le popolazioni di insetti dannosi e anche di quelli, di per sé innocui che, crescendo a dismisura, possono diventare nocivi.
Una volta scelti gli uccelli che più ci piace allevare e che più facilmente potremo tenere in cattività andiamo ad occuparci della loro gabbia. Se si tratta di individui isolati o di qualche coppia, basterà una gabbia dalla forma più semplice. La gabbia ideale è quella da allevamento per canarini, di tipo inglese, in cui una sola delle pareti è a sbarre di ferro e tutte le altre sono chiuse, in metallo verniciato per garantire maggiore tranquillità. Naturalmente ai lati e anche posteriormente troviamo aperture con sportelli scorrevoli o a molla che serviranno a collocare il nido artificiale, mangiatoie e beverini. Fondamentale poi è il cassetto sul fondo, che agevolerà la pulizia. Le gabbie devono essere esposte alla luce, a una temperatura ambientale soddisfacente, in una zona ventilata, ma non esposta alle correnti, dove la luce del sole arrivi, almeno per poche ore al giorno.
Condizione indispensabile per la buona salute dei nostri animali è la scrupolosa pulizia della gabbia che verrà effettuata con regolarità e con metodo, (non troppo spesso), così che gli uccelli possano abituarsi a queste manovre e non si spaventino ogni volta.
Un elemento importantissimo, ma anche troppo spesso trascurato, sono i posatoi, cioè i bastoncini sopra i quali gli uccelli si appollaiano. Sono preferibili quelli di legno che andranno periodicamente puliti e dovranno essere a sezione circolare con un diametro adatto alle zampe di chi li deve usare. Molto importanti sono anche altri accessori, quali mollette o ganci per reggere l’osso di seppia, biscotti e/o pezzetti di frutta.