Allevamento di bufale
Conosciamo tutti senz’altro le bufale ed apprezziamo molto i derivati del suo latte bianco opaco, dal sapore piuttosto dolce: la caratteristica e buonissima mozzarella, oppure la ricotta, la provola, etc… così come sappiamo tutti che è un animale molto rustico e non proprio bello a vedersi.
Ha un manto nero che attira il sole e siccome non suda (in quanto sprovvisto di ghiandole sudoripare), ama sguazzare nelle pozze acquitrinose e paludose del terreno (un tempo erano formazioni naturali).
Oggi per rinfrescarle, si utilizzano particolari piscine o doccette collocate nelle stalle, per dare loro il necessario e dovuto refrigerio.
L’alimentazione è costituita prevalentemente dal pascolo, oppure se non stanno all’aperto, vengono nutrite con fieno, paglia e mangime.
I vitellini invece, prima bevono il latte della madre e poi per lo svezzamento, mangime pellettato.
Le aziende (di solito), fanno in modo che i parti delle bufale avvengano in primavera/estate, così la produzione del latte è abbondante (per nutrire i piccoli) e l’azienda può far fronte alle richieste di mozzarella di bufala per le ricette estive.
E’ un latte la cui resa per la produzione di mozzarella, è quasi doppia rispetto al latte vaccino.
Quello che però non tutti sanno è che dallo scarto delle mozzarelle e ricotte, opportunamente lavorato, si ottiene una fonte di energia davvero importante:
il biogas.
Si miscela e si riscalda lo scarto del residuo del caseificio con il fango e il letame (scarti agroalimentari e zootecnici), si raccoglie tutto in particolari impianti detti “reattori”, all’interno dei quali avviene un processo di fermentazione che produce il biogas: un gas biologico che contiene il 55/60% di metano.
Tutto ciò consente un risparmio di combustibili fossili.
I resti della fermentazione poi, diventano concime per le coltivazioni di foraggi che costituisce la fonte alimentare degli allevamenti in questione.
Così lo smaltimento dei rifiuti si trasforma, non solo in valorizzazione e risorsa per l’azienda, ma anche e soprattutto per l’ambiente.
Abbattendo in questo modo i costi molto elevati per lo smaltimento di tali rifiuti.