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Categoria: Uomo e Animali
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Terrario   

 Premessa

Esteticamente parlando, sembrano simili, trattandosi di contenitori di vetro o plastica, invece sono profondamente diversi non solo come ambiente ma anche per gli animali che li “abitano”, che presentano caratteristiche ambientali, a volte, addirittura opposte.

La caratteristica che ci permette di fare una prima distinzione tra Terrario, Terracquario e Paludario è la percentuale d’acqua nel contenitore stesso.

Certo, viene spontaneo convenire che allevare pitoni, lucertole, tritoni e quant’altro, non è proprio alla portata di tutti!

Ma allora cosa giustifica il mantenimento in cattività di rettili e anfibi?

In primis senz’altro il piacere di osservarne e studiarne il comportamento, poi sicuramente il gusto verso tutto ciò che sa di esotico e di non “comune”.

E allora vediamo quali sono le caratteristiche più importanti di questi strani ed inusuali ambienti. 

Il  Terrario 

E’ adatto a ospitare animali che non necessitano di acqua per regolare la temperatura del  proprio corpo e quindi l’ambiente è costituito essenzialmente da minerali quali sabbia, ghiaia, rocce.

Gli animali tipici e adatti a questo clima secco sono i rettili ma anche le comuni lucertole (presenti in ogni giardino), i ramarri, il tarantolino, ma anche rane e rospi.

Questi ultimi possono essere ospitati, volendo, anche nel terracquario.

In natura, questi animali, per ovviare alle variazioni di temperatura e mantenere il calore il più costante possibile, scavano in profondità nella sabbia fino a seppellirsi completamente o si nascondono negli anfratti rocciosi.

Questo, quindi, ci porta a considerare  di fondamentale importanza nel terrario due fattori: il riscaldamento e i materiali costituenti l’ambiente.

 

 

 

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