I canarini
Uccelli che prendono il nome dalle isole Canarie da cui sono originari e in Europa, dopo il 1400, i canarini furono importati dagli spagnoli. Si narra che una nave spagnola con un carico di canarini fu sorpresa da un uragano e naufragò nei pressi dell’isola d’Elba. Gli uccellini riacquistarono la libertà, si acclimatarono nell’isola, riproducendosi e incrociandosi. Dall’isola d’Elba poi, si diffusero in buona parte dell’Europa per merito degli italiani, che ne curarono l’allevamento e fecero largo commercio degli esemplari nati in cattività.
Dopo gli spagnoli e gli italiani, anche i tedeschi divennero i maggiori produttori e in seguito, sorsero allevamenti in molte altre nazioni europee.
A circa un secolo di distanza dalla loro introduzione in Europa, negli allevamenti di canarini si verificarono mutamenti di colorazione del piumaggio. Inizialmente, il fenomeno interessò pochi soggetti, ma siccome tali cambiamenti cromatici erano dominanti ed ereditari, piano piano un nuovo colore - il giallo - prese decisamente il sopravvento sull’originario colore verde-grigio del mantello.
I fattori che determinarono quelle mutazioni, quasi sicuramente furono dovute all’alimentazione e all’habitat artificiale, ma fu soprattutto l’uomo, con la sua voglia di ottenere soggetti che si distinguessero dagli altri per qualche “strana” e “innovativa” caratteristica, a trasformarli da uccellini ricchi solo del loro canto, negli splendidi esemplari reperibili oggi con estrema facilità in tutti i nostri mercati.
Curiosità
Il bel canto nei canarini come negli uccelli in genere, è prerogativa dei maschi; il canto della femmina è piuttosto sommesso, nel maschio invece è ricco di gorgheggi e note molto acute.