Al mare con Fido?
Più facile a dirsi che a farsi
Andare al mare con Fido non è impresa facile.
A rivelarlo sono i dati della ricerca sulle spiagge “bau-friendly” forniti da AIDAA, Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente.
In tutta la penisola infatti sono circa 65 gli stabilimenti balneari aperti ai turisti a quattro zampe, la maggior parte dei quali si concentra in Romagna e Toscana.
Seguono a ruota Liguria, Marche, Veneto, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia mentre, tra le Regioni non bagnate dal mare, primeggia la Lombardia.
Se la situazione non è delle migliori per quanto riguarda il settore privato, è disastrosa per le spiagge pubbliche.
La “colpa”, secondo l’AIDAA, è soprattutto dei sindaci, che a livello locale impongono una serie infinita di divieti e limitazioni.
Il risultato è che degli oltre 8mila chilometri di coste solo 400 sono aperte a Fido e di questo solo 40 sono attrezzate per accoglierlo in modo adeguato.
Se si calcola che saranno circa 4 milioni i cani che seguiranno i loro padroni in vacanza e che il 60% ha come meta una località balneare, la sproporzione tra domanda e offerta salta subito all’occhio.
Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione, rinnova la sua richiesta ai sindaci affinché almeno il 10% delle spiagge libere sia aperto ai quattro zampe, ovviamente accompagnati e “sorvegliati”.
E in effetti forse un provvedimento del genere potrebbe fare di più di qualsiasi campagna, per quanto utile e necessaria, contro l’abbandono che ogni estate raggiunge proporzioni allarmanti.
Fonte:Virgilio