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Categoria: Agricoltura biologica
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Le api sono in pericolo di estinzione e si dice che Albert Einstein avesse detto: “Quando le api scompariranno, all’uomo resteranno circa quattro anni di vita”.

Quest’anno in Italia si è verificata una mortalità di api del 50%, si è arrivati addirittura al 90% in alcune aree degli Stati Uniti e dell’Inghilterra. La produzione del miele è scesa del 40% e i danni causati da questa diminuzione ammontano a 2 miliardi d euro.

La quota di miele importata rischia di superare, a fine anno,  quella nazionale che si è quasi dimezzata e si dovrebbe attestare al di sotto delle 7mila tonnellate. In più occorre aggiungere i danni che arriveranno per la produzione agricola: è a rischio l’impollinazione. Derrate come mele, pere, mandorle, agrumi, kiwi, castagne, pesche, susine, albicocche, ciliegie, pomodori, cocomeri, meloni, zucchine, soia, girasole e colza dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti.

Fondamentale il contributo delle api, oltre che nell’ortofrutta, anche per l’azione impollinatrice sulle colture foraggere da seme  come l’erba medica e il trifoglio, utilizzati per gli animali da allevamento.Quali le cause di tanto scempio? I ricercatori vedono la ragione della crisi in diversi fattori scatenanti. In primis i cambiamenti climatici che non consentirebbero alle api di portare a termine il loro lavoro sui fiori e negli alveari.Grave poi, l’effetto di potenti pesticidi come i neonicotinoidi impiegati per la concia delle sementi.

Devastante l’uso indiscriminato in agricoltura di sostanze di sintesi chimica. Basti pensare che nell’ambiente ci sono oltre 2.500 agenti chimici diversi contenuti nei circa 90mila prodotti e per molti di questi agenti non è stata effettuata un’adeguata ricerca di impatto ambientale. Secondo uno studio condotto dalla Virginia University le sostanze chimiche impiegate in agricoltura si depositano sui fiori e disorientano irreparabilmente gli insetti impollinatori con la conseguenza di non essere più in grado di sentire adeguatamente i profumi.

Il prezzo da pagare ? Come abbiamo detto le sostanze chimiche oramai sono cosparse dappertutto e si tratta di composti che conosciamo da tempo e di altri che non sappiamo cosa vanno a produrre  di negativo nel corpo.

Una cosa è certa permangono al nostro interno per anni e anni.

L’ape, infinitamente più piccola di noi, è un insetto, rischia di più. Che fare? Apitalia, testata storica dell’apicoltura italiana, lancia una Campagna internazionale, apparentemente provocatoria, ma seriamente motivata dalla moria senza precedenti che sta compromettendo il futuro del prezioso insetto: inserire le api nella Red List, la Lista Rossa delle specie animali in via di estinzione. Solo cosi si potrà salvare l’ape e il pianeta Terra.

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