Titolo: Poesie d’amore
Autore: N. Hikmet
Ed. Mondadori
Anno 2002
€ 8.40
“E’l’alba.
S’illumina il mondo
come l’acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu all’improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me”
E’ una raccolta di scritti che va dal 1933 al 1963 e più precisamente a un mese prima della morte del poeta.
La prima edizione risale proprio a quell’anno ed è ristampata ancora, ininterrottamente, fino a oggi.
E pensare che non ha mai trovato un editore nel suo paese!
Il testo comprende varie sezioni:
- Lettere dal carcere (dedicate all’amatissima moglie Munevvér), si apre con la struggente “Il più bello dei mari”;
- Fuori dal carcere;
- In esilio (occupa buona parte della raccolta);
- Poemetti;
- Poesie sulla morte (l’ultima delle quali è “Il mio funerale”).
Il libro si chiude con due note importanti:
una lettera di Hikmet a Joyce Lussu, (curatrice della traduzione italiana di questo volumetto),dove il poeta spiega il perché del suo scrivere poesie e del suo non poterne fare a meno, e un ricordo-compianto di Lussu stessa.
E’ una raccolta che non deve assolutamente mancare nella libreria e da leggere tutta d’un fiato: si canta l’amore nel suo significato più autentico e più profondo e non solo per la donna, ma anche per la terra lontana, per le proprie idee e per la libertà.
Sono poesie indimenticabili, davvero uniche, dense di sensualità, di nostalgia, di ricordi, di immagini e metafore, con un lirismo degno dei grandi poemi, e sempre si avverte in esse una immensa naturalità nell’espressione di un sentimento, che va oltre l’amore stesso, pur rimanendo ben ancorato alla realtà.
“Addormentarsi adesso
svegliarsi tra cento anni, amor mio…”
Maria Teresa