Titolo: Male di luna
“Novelle per un anno”
Compresa nel gruppo intitolato “Dal naso al cielo”
Autore: L. Pirandello
Ed: Mondadori, Milano, 1985
Vol. II
E’ la storia dolorosa e amara di Batà, uomo anziano e malato, che l’ignoranza e la superstizione vogliono di licantropia (in realtà si tratta di una strana forma di epilessia che lo porta ad ululare e non solo, proprio come un lupo nelle notti di luna piena) e delle sue crisi, appunto, durante il plenilunio.
I personaggi: oltre naturalmente a Batà, c’è la tanto giovane quanto insensibile moglie Sidora, la madre di lei, che si prodiga per farle passare una notte con Saro (cugino di Sidora, giovane e “sano”), e alcune comari.
Tutti appartengono al mondo contadino, dove il tempo è scandito dalla ciclicità lunare (sia per la semina che per il raccolto), un mondo fatto di miseria, di duro lavoro e attaccamento alla “roba” e tutti sono coinvolti in una storia intessuta di malattia, indifferenza, tradimento e dolore, che trascina il lettore (anima e corpo) dentro l’intera vicenda, nel cuore stesso degli avvenimenti, in una immersione profonda e con momenti di pietosa condivisione.
“come ci sentiamo solidali con quelle comari, quando offrono la sedia a Batà e hanno verso di lui un moto di sincera commozione”.
Commozione che ci porta a vedere quest’uomo sotto una luce completamente diversa, quasi trasfigurata e ne stravolge l’iniziale prospettiva (da essere quasi mostruoso nella sua licantropia a povera vittima).
Altri protagonisti di altrettanta importanza sono: la campagna arida e desolata di una Sicilia senza tempo e, ovviamente la luna che, dall’alto domina su tutto.
Luna silenziosa e malefica per un verso, sorridente e beffarda per l’altro.
Maria Teresa