Titolo: La morte della farfalla
Zelda e Francis Scott Fitzgerald
Autore: Pietro Citati
Ed. Mondadori
Anno 2006
Prezzo € 13,00
Maria Teresa
Nella quarta di copertina si legge:”erano la stessa persona, con due cuori
e due teste; e questi cuori e queste teste si volgevano appassionatamente l’una verso
l’altro, l’una contro l’altro, fino ad ardere in un unico rogo”.
Tra l’alcool di lui e la malattia di lei, lo snodarsi di una storia d’amore intensa e
tormentata che va dal 1918 (quando i due si conoscono ad un ballo), fino al
1948 (anno della morte di lei, nell’incendio dell’ospedale psichiatrico dove era
ricoverata).
I protagonisti? lo scrittore Francis Scott Fitzgerald (autore del famoso romanzo
“Tenera è la notte”) e sua moglie Zelda Sayre che, all’epoca formavano una
coppia giovane, bella e ricca, persa tra feste mondane e località esclusive.
Tutta la vita di Fitzgerald, legata inevitabilmente a quella della moglie, in un
volo libero e malinconico come di farfalla, rivive nel libro di Citati,
emozionando il lettore pagina dopo pagina.
La storia? successi e sconfitte (non solo letterarie), una figlia (Scottie), la
liberazione dall’alcool poco prima di morire, la disperata voglia di scrivere
“prima che quella luce si spenga” (pag.105), l’irreversibile schizofrenia di Zelda
e il continuo bisogno di appagare l’eterna insoddisfazione che travagliava il loro animo.
Entrambi, così disperatamente alla ricerca di qualcosa, da ferirsi e farsi male a vicenda.
A rendere ancora più interessante questo libro è anche il soffermarsi dell’autore
sulle opere più famose di Fitzgerald, mettendone in risalto molti particolari che
si agganciano a situazioni e a persone realmente esistite.
Nell’ultima pagina si legge:”Così continuiamo a battere l’acqua, barche contro
corrente, risospinte senza posa nel passato”.
Parole incise sulla lapide e prese dal Grande Gatsby.