L’acquario nostrano
Per i più piccoli (ma non solo), l’acquario nostrano è senz’altro il primo approccio all’affascinante mondo dell’acquariofilia e permette di ricostruire la vita acquatica delle rive dei nostri stagni e dei nostri fiumi, portandoci alla scoperta di un mondo e di un microsistema davvero particolari.
Inoltre è un acquario ecologico che non richiede una particolare manutenzione e nemmeno apparecchiature complicate e costose, infatti in questi tipi d’acquario non vengono allevati pesci esotici e costosi, ma specie appartenenti alle classi animali più varie.
Le specie nostrane, per esempio, sono generalmente molto resistenti e richiedono anche meno attenzioni di quelle esotiche.
Si tratta per lo più di piccoli animali, che possiamo raccogliere, insieme ai nostri figli, durante una gita in campagna e che sono perfettamente adattate all’ambiente acquatico.
Per raccoglierli basta munirsi di stivali, una solida reticella con un lungo manico e alcuni secchielli.
Tutto qua.
Però volete mettere il divertimento e la soddisfazione!
Dove cercare?
I luoghi di pesca possono essere laghi, stagni e paludi con le rive ricoperte da una vegetazione acquatica piuttosto abbondante.
Le zone di pesca poi, cambiano a seconda delle stagioni, per esempio la primavera è il momento migliore per le catture negli stagni, perché gli animali, affamati per il lungo letargo invernale, escono allo scoperto in cerca di cibo.
Come se non bastasse questa è la stagione degli amori e perciò gli animali sono resi meno prudenti dall’istinto sessuale e poi la vegetazione, non ancora rigogliosa, facilita l’accesso alla palude, rendendo meno faticosa sia l’individuazione, che la cattura delle piccole specie.
E allora cominciamo a preparare e a predisporre il tutto per la prossima primavera!
Buona pesca a tutti.