Ma tu capisci Internet! Solo pochi anni fa impazzava questo tormentone tra i più giovani ma anche tra quanti, anche più in la con gli anni, incominciavano ad avere a che fare con questo mezzo.
Da allora Internet è divenuto qualcosa di globale, diffuso in tutto il mondo, unica arma in mano a quanti hanno voglia di diffondere il loro modo di pensare, uno strumento eccezionale capace di porre il singolo uomo in grado di raggiungere tutti gli altri e di essere raggiunto da tutti gli altri, unico strumento popolare ed uguale per tutti, ricchi e poveri. E’ per questo che ogni volta che si paventano tasse sulla rete o censura e limiti il popolo si ribella facendo capire ai governanti che è una battaglia persa o comunque che ne pagheranno dazio alle prossime elezioni ed allora si continua ad andare avanti – per ora.
Ma cosa è Internet, o da cosa dipende Internet. Internet è nelle mani dei motori di ricerca, noi siamo nelle mani dei motori di ricerca, così come le nostre menti, le nostre opinioni - possono guidarci ed influenzarci su quello che vogliono.
Sempre più spesso mi capita parlando con persone, su svariati argomenti ed opinioni, che, queste difendessero la loro posizione dicendo: “L’ho visto su Internet, L’ho letto su Google, Ma non ce l’hai il Computer?”
Si tende sempre più spesso quindi, soprattutto quando il livello educativo è più basso o carente, a prendere per oro colato ciò che viene da internet in genere.
Cosa è un motore di ricerca! Quando ci serve o cerchiamo qualcosa apriamo il nostro Browser e qui se conosciamo un indirizzo diretto lo digitiamo ed andiamo diretti all’obiettivo ma, mettiamo che l’obiettivo non è chiaro o definito, allora ci affidiamo al motore di ricerca. Mettiamo che vogliamo andare in vacanza in Sardegna, apriamo che sò Google o Yahoo o MSN (ora Bing) e scriviamo: VACANZA SARDEGNA qui avremo indietro una serie di risultati, solitamente i primi sono sponsorizzati, cioè pagano per stare li; chi pagano, il motore di ricerca ovviamente! Poi vengono gli altri che, a discrezione degli algoritmi dei motori, sono visualizzati con più o meno precedenza. Di solito clicchiamo sui primi, tutto al più qualcun altro della prima pagina.
Nella maggior parte dei casi, il motore ci fa vedere nei primi posti quelli che, oggettivamente sono i più pertinenti, questo lo giudica in base a quante volte è riportata nelle sue pagine la parola chiave che cerchiamo, dal contenuto in generale, dalle visite che riceve il sito e da altri fattori, sempre però a giudizio insindacabile del motore di ricerca, come per esempio il Page Rank.
Ecco quindi che iniziano a nascere i primi interrogativi e dubbi:
Se stessimo invece cercando una opinione politica? O meglio, se non ce la abbiamo una opinione non potrebbe essere forse guidata facendoci leggere con preferenza un certo tipo di articoli e magari mettendo in ultima pagina un altro tipo?
Se si volesse far fiorire il monopolio di una società su cui ho interesse non si potrebbe forse far vedere sempre per primi gli articoli o i servizi della società amica su cui potrei avere un conflitto di interessi?
Siamo sicuri che per ora ciò non avviene, che l’etica della web economy è rispettata.
Fino a quando?