E’ trascorso quasi un anno da quando (sia per noi che per voi) è iniziata la bellissima esperienza de “il mio nido” con le webcam in diretta sulla vita giornaliera di animali domestici quali galline, pulcini, conigli e anatre.
Alla luce di quanto fatto fino a oggi, ci sentiamo in grado di darvi qualche suggerimento, per esempio riguardo alla nascita dei pulcini. Seguendo le varie chiocce susseguitesi nel nido, sentiamo di aver acquisito una certa esperienza al riguardo e poter quindi, dare consigli a chi volesse far vivere le nostre stesse emozioni, ai propri figli o ai propri nipotini.
La prima cosa che abbiamo notato è che, in condizioni normali, dal momento in cui la gallina diventa chioccia e si mette nel nido a covare, fino alla nascita dei pulcini,trascorrono ventuno giorni esatti e tale precisione ci ha lasciato davvero stupiti! Ovviamente si devono creare le condizioni giuste per cui questo possa avvenire e la prima è che le uova per essere fecondate, nel pollaio deve esserci almeno un gallo. Il numero delle uova che una gallina riesce a covare dipende dalla razza della stessa e quindi dalla grandezza dell’animale, più grande è, e più uova riesce a tenere sotto il caldo delle sue piume. Abbiamo notato però, che le razze nane, sono sicuramente più adatte e più inclini a diventare chiocce, anche se i pulcini nati in un ciclo di ventuno giorni, sono meno numerosi. Però, tutto sommato è senz’altro consigliabile usare tali tipi di galline in quanto danno maggiori garanzie di riuscita.
La gallina quando inizia a covare in genere si trova nel pollaio insieme alle altre, ma è necessario che qualche giorno prima che i pulcini nascano venga spostata in un posto più riservato. Si può quindi prendere la chioccia, alzarla dal nido e dopo aver tolto le uova che risulteranno guaste, (perchè non fecondate), si ricollocheranno quelle buone in un nido da noi accuratamente realizzato con paglia o altro.
Per riconoscere le uova non buone basterà agitarle leggermente vicino all’orecchio, sentiremo un leggero sciacquio. Nel caso di galline nane, il numero delle uova può andare da 7-8 a 12-13, la chioccia si può poi lasciare tranquillamente a fianco al nido, avendo cura di non disturbarla, quindi questa si andrà a riadagiare sulle uova. Al ventesimo giorno bisogna avere l’accortezza di seguire quanto più possibile da vicino la chioccia poiché prima o poi sentiremo il pigolìo dei pulcini appena nati, bisognerà quindi fare attenzione che questi non escano da sotto la mamma, perchè se non vengono asciugati dal calore della stessa potrebbero morire.
Però,non tutti i pulcini nascono nello stesso momento,quindi bisognerà avere l’accortezza di seguire l’evento per un paio di giorni ancora, perché la chioccia, dopo la nascita dei primi pulcini, abbandonerà le uova che non si sono schiuse in quanto non sarà in grado di tenere al caldo sia i pulcini nati, che nel frattempo cominceranno a scendere dal nido, che le uova rimaste. Sarà quindi nostra cura rimettere le uova ancora chiuse sotto la chioccia per mantenerle calde e dare la possibilità ad altri pulcini di nascere. Infine,toglieremo le uova non schiuse e da questo momento noi non dovremo fare più niente poiché i piccoli pulcini, dopo qualche ora dalla nascita, sono già in grado di beccare e nutrirsi da soli.
Questi avranno bisogno ancora di mamma chioccia per almeno una ventina di giorni, ma se ci troviamo nella stagione fredda è meglio lasciarli sotto il calore della stessa per qualche giorno in più, dopo di che sapranno cavarsela veramente e finalmente da soli.
Commenta (109 Commenti)Come trasmettere con IP-Cam \ WebCam in Streaming su Internet.
Vorrei spiegare, il piu` brevemente e facilmente possibile, come e` strutturato, come e` nato e quali sono state le difficolta` tecniche incontrate nel realizzare il nostro progetto.
Per quanto ci riguarda siamo partiti, semplicemente, da una idea, quella di trasmettere in diretta la vita di animali domestici su webcam, per il resto non avevamo nulla, nessuna conoscenza tecnica o esperienza su trasmissioni di immagini, in diretta, in streaming, su internet.
Cominciando un po` a chiedere in giro, inizialmente, ci siamo un po` spaventati, sembrava infatti che necessitassimo di chissa` quali strutture e capitali da impegnare, riordinando pero` un po` le idee alla fine la cosa non e` poi risultata cosi` complicata o onerosa.
Cosa serve: anzitutto, ovviamente, uno spazio web, le grandi societa` hanno server (computer con piu` grandi capacita`) di loro proprieta`, che gestiscono in casa e con una banda dati assegnata da Telecom; in pratica quando si digita il loro indirizzo su internet ci si va a collegare direttamente con il loro computer. A noi questo non serve, per ora (non mettiamo limite alla provvidenza), e` invece possibile acquistare uno spazio web dai numerosi Provider che ci sono in Italia, il nostro e` su ARUBA, qui con una spesa base di circa 30 euro annue si ha il minimo indispensabile, dipende poi se si vogliono attivare altri servizi.
Fin qui siamo ancora al facile. Come inviare le immagini su una determinata pagina in internet? Diciamo subito che cio` e` possibile grazie alla banda larga o ADSL senza di cio` con una normale connesione via modem a 56k non sarebbe possibile inviare, ma anche ricevere, la quantita` di dati necessaria.
Come prima cosa bisogna acquistare le telecamere che devono essere non analogiche ma IP-Cam dove IP sta per Internet Protocol, si trovano di tutti i prezzi, diciamo da 100 euro in su.
Le telecamere devono avere un proprio IP-Address, quello per intenderci formato da quattro gruppi di cifre, per esempio se avete un modem rooter di solito questo ha (come indirizzo interno) 192.168.1.1. L`IP-Address va quindi aquistato dagli enti preposti, gli stessi provider di internet ne sono concessionari, vedremo pero` che possiamo fare a meno di questa spesa tramite un sotterfugio.
Per collegarci ad internet useremo non un semplice modem ma un Rooter (spesa circa 100 Euro) in quanto ha alcune caratteristiche che ci occorrono. La prima e` che e` capace di collegarsi ad internet autonomamente e cioe` senza che si debba accendere nessun computer, possiamo quindi impostare nei suoi parametri username, password e quant`altro per fare in modo che basti che sia acceso e sia subito su internet. La seconda e` che e` dotato di piu` porte LAN (dove andremo ad attaccare i vari fili) ed avere quindi anche la funzione di HUB-SWITCH (dove convogliare e smistare i vari segnali). Terza, e` capace di gestire indirizzi DNS dinamici, questo ci occorre per poter fare a meno di IP-Address fissi.
Questo e` tutto quanto occorre.
Quello che andremo a realizzare quindi e` una piccola rete domestica dove porremo al centro il rooter, che e` collegato ad internet ed a cui assegneremo un proprio indirizzo IP, per esempio 192.168.1.1, ad esso collegheremo la nostra, o piu` telecamere con indirizzo, per esempio, 192.168.1.2 ed il, o piu`, computer a cui assegneremo, per esempio, IP 192.168.1.3.
Meglio fare una precisazione, nelle reti interne o domestiche possiamo usare ed attribuire gli indirizzi Ip che vogliamo, se poi vogliamo invece raggiungere quell`indirizzo direttamente dall`esterno l`indirizzo deve essere univoco ed assegnato dagli enti preposti. Nel momento in cui dialoghiamo con una macchina esterna lo facciamo sempre tramite il suo IP Address. Anche il nostro computer quando si collega ad internet ha un IP-Address assegnato ma di tipo Dinamico, cioe` che puo` cambiare ogni volta che ci colleghiamo. Cosa significa: significa che la Telecom ha, per esempio, 1 milione di IP a disposizione ma gestisce, per esempio, 2 milioni di utenti che non saranno tutti collegati contemporaneamente, quando ci colleghiamo, quindi ci assegnera` l`indirizzo IP disponibile in quel momento.
Questo per i nostri scopi non va bene in quanto nella nostra pagina internet che andremo a realizzare dovremo mettere tra i vari parametri l`IP a cui collegarsi per vedere le immagini e se questi cambia di giorno in giorno capirete che la cosa non e` gestibile. Occorre quindi un IP-Address fisso.
Come evitare gli IP-Address fissi a pagamento:
questo si puo` fare tramite alcuni provider specializzati nel trasformare gli indirizzi IP da dinamici a fissi, il piu` conosciuto e che abbiamo usato noi, e` DYN-DNS, basta aprire un account presso di loro ed inserendo i dati necessari, impostare questo servizio. In questo modo saremo riconosciuti sulla rete non piu` con un numero ma con un acronimo, deciso da noi, per esempio nomesito.dynalias.com
Abbiamo detto che il nostro rooter deve essere in grado di gestire il servizio Dynamic-DNS, e` in questa sezione che andremo ad impostare i dati forniti dal servizio di Dyn-Dns come username, psw ed acronimo.
Tra i vari parametri, nelle reti, possiamo gestire anche le porte web (quelle che di solito sono impostate sul valore 8080), andremo quindi a modificare ed assegnare una porta nei parametri delle telecamere, per esempio 8081,2,3 e cosi` via. Tutte le porte che assegneremo dovranno anche essere “aperte” sul rooter nella apposita sezione altrimenti non riusciranno a dialogare con l`esterno.
Abbiamo quindi adesso il rooter collegato ad internet con un indirizzo IP fisso, al rooter sono collegate le telecamere con una loro porta web, se vogliamo quindi collegarci con una delle telecamere dovremmo avere un indirizzo del tipo: http://nomesito.dynalias.com:8081
Solitamente le telecamere trasmettono le immagini tramite quello che potremmo definire un ‘protocollo’, la maggior parte mettono a scelta tra “Java” e “Activex”, la piu` usata ed affidabile e` Java, che e` anche quella usata da noi. Questo presuppone che l`utente finale su internet abbia Java istallato sul proprio computer, o cosi` come il relativo Plugin per activex.
Quando andremo a realizzare la pagina dovremo quindi inserire nel codice un tab <td>, <p> o quello che volete a seconda del linguaggio di programmazione, con all`interno alcuni comandi in codice java che solitamente e` fornito dal costruttore delle telecamere, ma a cui bisogna inevitabilmente fare i relativi aggiustamenti e che conterra` anche l`indirizzo http://nomesito.dynalias.com:8081 .
A questo punto ecco che anche voi avete il vostro bel canale in “Streaming” su internet su cui potrete trasmettere cio` che volete. Volendo, alcune telecamere hanno anche un microfono, aprendo quindi un`altra porta da assegnare a tale scopo potrete avere anche l`audio a vostra disposizione.
Volendo, tutte le telecamere hanno l`opzione di trasmettere tramite un`altro metodo che si chiama FTP (File Transfer Protocoll), trasmettendo pero` delle immagini statiche, per esempio un singolo frame ogni 30 secondi. In questo caso va lasciata inalterata tutta la struttura. Le immagini, solitamente JPG, verranno pero` trasferite singolarmente direttamente sul server del nostro provider ed ogni tot secondi sara` aggiornata. Sulla nostra pagina internet andremo quindi, semplicemente, a caricare questa immagine che sara` fissa fino a che l`utente non fara` un refresh della stessa. Intuirete da soli i limiti di tale metodo.
Guida realizzata dal site administrator di www.ilmionido.com
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Commenta (6 Commenti)