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Riflessione: “da domani…”

 

 

L’Aquila non sarà più la stessa.

La VITA non sarà più la stessa.

Insieme alle case, ai palazzi, ai monumenti e alle bellissime chiese, si  sono sbriciolati anche i destini degli uomini, i cui cuori battevano all’unisono  con la città, rendendola “viva” più che mai.

Nulla sarà più uguale a prima.

Segnati ormai per sempre da una esperienza così traumatica e ancora  increduli di fronte a tanta devastazione, gli aquilani e gli abruzzesi tutti, ne siamo certi, troveranno la forza (com’è nella loro natura), di rialzarsi ancora, di guardare avanti e di ricominciare a vivere.

Ci vorrà tempo certo, tanto tempo, ma con coraggio, determinazione e dignità, cercheranno di ri-allacciare tutto quello che in 20 interminabili secondi, è stato  spezzato.

Da domani, spente le luci dei media e fermata la macchina della solidarietà, si farà il punto della situazione e in silenzio si ricostruirà (con criterio si spera!!!)  e non solo le case.

Sarà fondamentale superare quel senso di smarrimento totale, di vuoto e di inutilità che ora, avvolge ognuno come una pesante cappa, così come sarà necessario anche e soprattutto conservare l’entusiasmo dei giovani (che pure hanno pagato un alto tributo), per cercare di andare oltre la rabbia e la disperazione del momento.

Da domani tutto avrà un altro volto, un altro inizio, un’altra storia, un’altra città, un altro paese, ma i ricordi, la memoria e il dolore immenso e profondo, quelli resteranno impressi nel sacrario dell’anima.

Indelebili.

Davvero.

 

Maria Teresa

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