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Categoria: Poesie
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Incontro

 

 

Queste dure colline che han fatto il mio corpo

e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso il prodigio

di costei, che non sa che la vivo e non riesco a comprenderla.

 

L'ho incontrata, una sera: una macchia piú chiara

sotto le stelle ambigue, nella foschía d'estate.

Era intorno il sentore di queste colline

piú profondo dell'ombra, e d'un tratto suonò

come uscisse da queste colline, una voce più netta

e aspra insieme, una voce di tempi perduti.

 

Qualche volta la vedo, e mi vive dinanzi

definita, immutabile, come un ricordo.

Io non ho mai potuto afferrarla: la sua realtà

ogni volta mi sfugge e mi porta lontano.

Se sia bella, non so. Tra le donne è ben giovane:

mi sorprende, e pensarla, un ricordo remoto

dell'infanzia vissuta tra queste colline,

tanto è giovane. È come il mattino, Mi accenna negli occhi

tutti i cieli lontani di quei mattini remoti.

E ha negli occhi un proposito fermo: la luce piú netta

che abbia avuto mai l'alba su queste colline.

 

L'ho creata dal fondo di tutte le cose

che mi sono più care, e non riesco a comprenderla.   

C. Pavese    

Poesia tratta da: Dopo

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